Talk in cui si esplorerà come diversi stili di pensiero influenzano il negazionismo climatico, coinvolgendo il pubblico in esperimenti di psicologia cognitiva.
La comunità scientifica è ormai unanime nell’imputare i cambiamenti climatici siano conseguenze di attività antropiche.
Ma dipende a chi lo chiedi… Circa il 16% degli italiani ne nega l’esistenza (Rapporto Ital Communications-Censis, 2023), e negli Stati Uniti, il 35% dichiara che la preoccupazione per il cambiamento climatico sia solo un’esagerazione (YouGov, 2021). Perché le persone non sono disposte a crederci? Accettare che il clima sia cambiato richiede spesso uno sforzo controintuitivo. Per alcuni potrebbe risultare difficile pensare che la temperatura globale media annua sia aumentata! Accettarlo, infatti, significa sospendere un giudizio di pancia. Significa insomma mordersi la lingua prima di rispondere alla domanda: “Ma se sta facendo così freddo, come fa ad esistere il surriscaldamento globale?”. E dopo aver messo un freno ai nostri pensieri intuitivi, e a tutti gli errori cognitivi che essi possono portare, far intervenire un processo di pensieri più lento e più deliberato.
In questo talk racconteremo come alcuni stili di pensiero influenzino il negazionismo del cambiamento climatico, coinvolgendo il pubblico in alcuni esperimenti di psicologia cognitiva, e spiegando come riflettere sui propri pensieri sia un atto politico e sociale.
TALK TENUTO DA “Non è la Zebra” - Progetto di Divulgazione di Scienze Comportamentali e dei Processi Decisionali
A cura di Lorenzo Gagliardi e Greta Durante
Non è la Zebra è un progetto di divulgazione scientifica che si occupa di scienze del comportamento e dei processi decisionali. È gestito e curato da Lorenzo Gagliardi (PhD candidate dell’Università degli Studi dell’Insubria e Research Fellow dell’Università degli Studi di Padova) e da Greta Durante (giornalista pubblicista e neolaureata presso l’Università Ca’ Foscari di Venezia). Lo scopo del progetto è quello di far riflettere il pubblico sulle trappole del pensiero e sui bias cognitivi di cui spesso si cade vittima nella formulazione di giudizi, previsioni o decisioni.
Partecipazione libera fino ad esaurimento posti con iscrizione obbligatoria per la presenza a questo link